2021/22
Architetti/e fuori dalle classi
ARCHITETTI/E FUORI DALLE CLASSI
Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi.
Italo Calvino
DATI PRESENZE
scuole
classi
studenti/esse
architetti/e
ARCHITETTI/E
Diana Legrenzi, Basilia Barcella, Patrizia Berera, Mario Beltrame, Viviana Milesi, Alessandra Morri, Daniela Pontiggia, Elisabetta Salvadori, Valentina Carrara, Armida Forlani, Gabrio Rossi
GRUPPO DI COORDINAMENTO
Valentina Carrara, Elisabetta Salvadori, Patrizia Berera, Armida Forlani
TEMA
Dopo l’esperienza del confinamento durante i mesi di lockdown, che ha limitato tuttI nelle modalità di vivere la quotidianità, è stato forte e partecipato il dibattito sulla città, sugli spazi urbani e sulle relazioni che ognuno, in prima persona, instaura con gli spazi privati, semi-privati e pubblici. Immaginare una nuova città, una nuova relazione tra gli abitanti e lo spazio urbano è un tema su cui coinvolgere la comunità, in una riflessione condivisa con i tecnici e gli amministratori locali, rinnovando la consapevolezza che una città progettata per i bambini e le bambine sia una città adatta a tutti/e.
Per questa edizione “Architetti/e nelle classi” abbiamo quindi optato per una versione in esterna dei progetti fin qui condotti, “fuori dalle classi” appunto, in sicurezza, all’aria aperta e dove la città diventa aula e spazio privilegiato di apprendimento. Intraprendiamo dunque delle passeggiate urbane – una sorta di “Jane’s Walk 4 Kids” – nel quartiere della scuola, in cui alternare momenti di osservazione, rilievo, analisi e riflessione condivisa, mirati alla ricerca e all’individuazione di quegli elementi o spazi che possono essere opportunità per rendere la città adatta a tutti e tutte.
ESITI
Ci siamo rimessi/e in cammino, letteralmente!
Proviamo, tra le altre cose, a datare gli edifici e in alcuni casi scorgiamo dei dettagli che evidenziano le radici storiche di un quartiere che un tempo aveva una vocazione totalmente diversa o che magari è stato costruito dal nulla proprio così come lo vediamo oggi.
Fuori dalle classi apprendiamo davvero tanto. Dentro le classi (che comunque non devono per forza essere luoghi chiusi) rielaboriamo insieme; se il tempo ce lo permette, perché a scuola c’è sempre tanto programma da portare avanti, tante lezioni da ascoltare, libri da leggere, ore seduti/e al banco.
Ci convinciamo ancora più di prima che la scuola dovrebbe essere sempre più aperta, più curiosa, più FUORI.