Gli strumenti di lavoro:
oggetti misteriosi si svelano in classe

Dalla borsa degli strumenti al gioco di ruolo, sguardi consapevoli e propositivi, mai inutili e sempre stimolanti

EDIZIONE
2016/17
A SCUOLA DI CITTADINANZA
Architetti/e nelle classi


ARCHITETTI/E

Nives Mostosi

QUARTIERE/PAESE
Colognola

AMMINISTRAZIONE PUBBLICA
Comune di Bergamo

SCUOLA

Istituto comprensivo Muzio
Scuola Primaria Calvino

CLASSI

n. 3 Classi V
n. 72 bambini/e

INSEGNANTI

Micaela Torri

TEMI E PAROLE CHIAVE

sguardo
trasparenza
committente
pubblica amministrazione
progettazione partecipata

OBIETTIVI

Ho aderito con particolare entusiasmo alla proposta “Architetti nelle Classi” dell’Ordine degli Architetti di Bergamo, perché ho pensato che fosse un’occasione per unire il mio essere donna architetto, cittadina e mamma, alla mia professionalità che nel quotidiano mi vede prevalentemente impegnata come tecnico in un’amministrazione pubblica.

Ho da subito valutato una strategia che nell’immediato mi permettesse di entrare in contatto con i ragazzi, facendo loro percepire l’importanza e la risorsa della progettazione partecipata.

Non è stato difficile ottenere il risultato auspicato, conducendo un totale di quattro incontri per tutte le classi coinvolte.

FASI

Tutti i ragazzi e le ragazze sono stati eccezionali, collaborativi, partecipi, propositivi, attenti e accoglienti. E’ stato facile entrare in sintonia.

Per la proposta è stata adottata questa strategia:

  • Ho dapprima chiesto ai ragazzi di scrivere su un foglio il proprio nome ed esporlo sul banco. Poi a turno ho chiesto loro di presentarsi, dicendo cosa preferissero e cosa detestassero. Questo gioco mi ha permesso di chiamarli per nome e coinvolgerli nell’attività vera e propria;
  • Dopodiché ho riprodotto e commentato con loro le slide fornite dall’ordine, inquadrando subito il concetto di: sguardi sulla città, trasparenza e progettazione partecipata;
  • Nella terza parte ho proposto una borsa di oggetti, che a turno i ragazzi dovevano estrarre. Si trattava di strumenti di lavoro, strumenti dell’Architetto (dal timbro … al pgt, dal caschetto di
  • cantiere … al codice civile…ecc…), Per ciascun oggetto ho dato una spiegazione.
  • Per concludere ho incaricato dei ragazzi, assegnando loro dei ruoli. C’era il cittadino committente, l’architetto, il rappresentante dell’Amministrazione Pubblica ed i vicini di casa. Ho proposto loro un tema (es. la nuova costruzione, il sopralzo di una abitazione, la realizzazione di un parco) e guidandoli opportunamente, li ho accompagnati nell’assaporare la bellezza e la ricchezza della progettazione partecipata.

Gli incontri si sono conclusi con la promessa di sguardi “altri” della città, sguardi consapevoli e propositivi. Mai inutili e sempre stimolanti.

Spero che anche il corpo insegnante abbia capito la validità dell’offerta ed abbia raccolto l’occasione per proporre idee da realizzare.

FOTO

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